La donna ferita di Linda S. Leonard
Se penso ad un libro che mi ha aiutato a mettermi fortemente in discussione – e che mi ha riempito la testa di domande – penso a questo.
L’autrice è Linda Leonard, una psicoterapeuta junghiana che, attraverso questo scritto, esplora i conflitti della donna moderna e il suo rapporto con il maschile (inteso a livello relazionale e culturale) che si trascina dietro, da epoche innumerevoli, una grande ferita.
Leonard esplora vari «modelli femminili» che derivano da questa ferita, attraverso l’utilizzo di esempi concreti tratti dalla sua esperienza di analista, ma anche attraverso sogni, miti, film, favole e opere letterarie.
I due «modelli» delineati dall’autrice sono:
1️⃣ L’eterna fanciulla: descrive un ruolo in cui la donna si sottomette passivamente, negando la propria forza, e cede il proprio potere agli uomini, impersonando una creatura timida e fragile, sempre gentile, dolce e obbediente. La fanciulla eterna si identifica nella figura di vittima, ma così facendo si libera da ogni responsabilità nei confronti della propria vita.
2️⃣ L’amazzone corazzata: descrive un ruolo in cui la donna imita per difesa il modello maschile alla ricerca del successo, esasperando la sua indipendenza. L’amazzone corazzata maschera la sua parte vulnerabile, desiderando il controllo in ogni aspetto della propria vita, ma così facendo resta estraniata dai sentimenti e dai rapporti.
⚠️ Ovviamente questi «modelli» sono solo esempi di comportamenti che si possono assumere, non sono «categorie» che devono essere appiccicate alle persone: una singola donna potrebbe vivere (o meno) molti di questi ruoli in situazioni e tempi diversi.
La lettura di questi affreschi femminili, insieme a dei capitoli stupendi sull’importanza dell’ira e delle lacrime, è interessante perché può far nascere una riflessione sul proprio modo di vivere le relazioni e la vita.
Rispondi