Dejavu – incontrarsi in un’immagine

Quando sono stata invitata a partecipare a questo progetto non avrei mai pensato di dare vita, insieme ad altre persone, a qualcosa di cosĂŹ potente e profondo.

Ci trovavamo quasi ogni mese, alla sera, in una saletta dell’Ordine degli assistenti sociali di Trento. Eravamo io, tre assistenti sociali, un’altra psicologa, tre ragazze care leavers (giovani che hanno vissuto un’esperienza di accoglienza fuori famiglia), un educatore che facilitava i nostri incontri e l’illustratore AndrĂŠs Armero.

All’inizio il processo è stato lento, non ci conoscevamo, ma pian piano, raccontando cosa era per noi la relazione d’aiuto nella nostra vita e nelle nostre professioni e ascoltando altri punti di vista, si è creato un potente canale umano di storie e connessioni.

Sono nate cosĂŹ le 40 carte di Dejavu.

Dentro ci sono i nostri ricordi, le esperienze e le emozioni che proviamo nel nostro stare in relazione con chi altri – come professionisti e come esseri umani.

Questo strumento è nato per aiutare i professionisti a creare relazione e per aiutare le persone a raccontare quelle parti senza-parole che abitano dentro e che sono cosÏ difficili da descrivere.

Queste carte sono anche un promemoria per ricordarci che il sapere non è qualcosa che appartiene solo ai professionisti, ma ad ogni essere umano che cammina in una strada mai percorsa prima e che per questo conosce bene ogni angolo del suo dolore.

Cos’è Dejavu?

DEJAVU è un mazzo di 40 carte illustrate, con immagini evocative che danno forma e colore alle emozioni e agli stati d’animo legati alla relazione e a tutti gli aspetti che toccano il professionista nell’incontro con l’altro. Le potenti illustrazioni oniriche e fiabesche permettono di entrare in contatto con aspetti profondi e talvolta nascosti del proprio essere, permettendo di lasciare emergere e condividere aspetti di sé che le parole da sole non riuscirebbero a spiegare.

Come si usa?

Le carte del mazzo non sono finalizzate alla valutazione professionale, ma a favorire la creazione di una relazione in un clima di accoglienza e ascolto.

Questo permette a DEJAVU di essere usato con grande versatilità in ambiti differenti: dal clinico al didattico, dal formativo all’educativo, nella costruzione di pratiche professionali alla portata di tutti.

Questo strumento non ha specifiche indicazioni di utilizzo se non quelle dettate dalla fantasia e dalla creatività. Può essere utilizzato per sondare uno stato d’animo, per raccontare qualcosa, per riconoscersi in un ricordo, per descriversi o per esprimere un desiderio.

Ci sono tante modalitĂ  di utilizzo: un po’ le trovi nel libretto informativo insieme alle carte, un po’ le trovi in questo PDF

Da chi è stato creato?

Il progetto della carte DEJAVU Ă¨ nato da un’idea dall’Ordine degli assistenti sociali Trentino Alto Adige in collaborazione con l’associazione Agevolando.

Il percorso è stato promosso da GiPro (associazione giovani professionisti trentini) finanziato dal Piano Operativo Giovani 2021 della Provincia Autonoma di Trento.

Le immagini sono frutto di un percorso di confronto fra esperti per professione (assistenti sociali e psicologi) ed esperti per esperienza
(giovani che hanno vissuto un’esperienza di accoglienza fuori famiglia).
Accompagnati da un moderatore e da un illustratore, hanno riflettuto
sulle parole chiave e gli stati d’animo vissuti nelle relazioni di aiuto, trasformandoli in illustrazioni (alla fine di questa pagina trovi un video dei creatori delle carte)

Per desiderio dei partecipanti al percorso creativo e delle associazioni coinvolte, il margine economico (prezzo pagato al netto dei costi e dei diritti d’autore) sarà devoluto all’associazione AGEVOLANDO ODV.

Come posso acquistare il mazzo?

Puoi acquistare Dejavu sul sito di Fantasia Store!

Hai altre domande sullo strumento o sul progetto? Vuoi raccontarci come hai utilizzato le carte o suggerire altri metodi di utilizzo? Scrivici a questo indirizzo email: cartedejavu@gmail.com

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