Il Vestito dell’Anima

Nei racconti gotici le eroine vittoriane portano sempre vestiti pregiati, sostenuti da ampie crinoline, corsetti stretti e guanti di pelle che le proteggono dal mondo. Sebbene indossino queste gabbie di tessuto – estremamente affascinanti, ma chissà che scomode! – hanno anime ribelli, curiosità attenta e un’originalità estrema, che le portano a nuotare contro corrente, per esplorare tutto ciò che resta nelle “zone grigie”, rifiutato dal resto del mondo. I vestiti rivestono molteplici significati ma sono anche pelle ricamata che parla di noi. In questo esercizio creativo, ispirato alle opere dell’artista Victoria Brookland, costruiamo il nostro vestito dell’anima. Il suo scopo non è certo quello di essere pregiato o bello da indossare: è un collage d’immagini che racconta qualcosa di noi, con tutte le nostre sfumature e fragilità.

Per scoprire l’esercizio scorri questo carosello

Ora prendi un foglio e completa queste frasi/domande

  • casella 1: nella mia parte saggia sotterranea c’è…
  • casella 2: la mia paura di questo periodo sembra…
  • casella 3: la lezione che sto imparando è…
  • casella 4: in questo momento della vita, nelle relazioni, mi sento…
  • casella 5: cosa mi spinge ad andare avanti, cosa mi blocca?
  • casella 6: un lato di me che vorrei amare di più…
  • casella 7: vorrei imparare a essere più paziente rispetto a…

Ricorda che la cosa più importante di questo esercizio non è ciò che crei a livello estetico, ma il processo che metti in atto mentre lo fai. Lo scopo è cucire un tessuto di immagini istintive che può raccontarti qualcosa di te nel presente.

Questo esercizio è solo un’idea per tenere un diario creativo personale. Il suo unico intento è far nascere in te un racconto che puoi esprimere per iscritto o attraverso le immagini. Mentre lo fai allenta la ragione e liberati dal bisogno di dare un giudizio estetico su quello che crei. Nella spontaneità ci sono messaggi importanti.

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