
La casa infestata
A volte hanno pavimenti con le assi sconnesse e porte che sbattono all’improvviso, infissi decadenti e lamenti sinistri dentro stanze chiuse a chiave. Altre volte invece sono ville imponenti mangiate dall’edera, con le imposte tutte chiuse, che nascondono grovigli di storie, addormentate da strati di nebbia. In entrambi i casi nessuno osa avvicinarsi ai cancelli delle case infestate. Eppure queste continuano ad affascinare il nostro immaginario, come silenziose custodi di verità spezzettate, che aspettano solo un filo rosso che le unisca e le ricordi. Le case da sempre parlano di noi e del nostro modo di raccontare la storia che siamo. Questo esercizio creativo è per te che vuoi creare ed esplorare la tua casa infestata.

1. Disegna la mappa
Prendi un foglio bianco.
Disegna la mappa della tua casa interiore: posiziona una cucina, un bagno, una stanza da letto e poi tutte le sale che vorresti esistessero (biblioteca, soffitta, torre, cantina, serra, studio, giardino ecc.). Lascia vagare l’immaginazione.
2. Descrivi le tue stanze
Soffermati su ogni stanza. In ciascuna scrivi il nome e 3 parole che la descrivono (scegli parole che possano riferirsi a colori, aggettivi, odori, oggetti che contiene la stanza, suoni o piccoli particolari)
3. Disegna i cerchi
Ora prendi un altro foglio. Disegna tanti cerchi quante sono le stanze della tua casa (i cerchi devono stare tutti sullo stesso foglio quindi puoi disegnarne alcuni più grandi, altri più piccoli)
4. Raccogli i ricordi
Scrivi in ogni cerchio un ricordo (usa due frasi al massimo)
5. Numera
Numera i tuoi ricordi-cerchi partendo dal basso a sinistra del foglio. Poi numera le stanze della tua casa, partendo dalla stanza in alto a destra.
6. Ora segui queste indicazioni
- Colora di rosso la stanza che contiene il ricordo più doloroso
- Nella quarta stanza c’è un fantasma che comunica con te attraverso un oggetto. Che oggetto è? Cosa vuole dirti? Scrivilo su uno dei bordi della mappa.
- Leggi il ricordo legato alla stanza più piccola della tua casa. Scrivi all’interno della stanza la frase di una canzone che ami.
- Scegli la tua stanza preferita della casa. Quando la visiti trovi dentro una persona inaspettata. Chi è?
- Disegna una porta tra le due stanze-ricordo che secondo te dovrebbero parlare tra di loro
- Scegli il ricordo che ti suscita meno emozioni, quello che hai fatto più fatica a scovare nella tua testa rispetto agli altri. Guarda le parole che hai associato alla stanza in cui risiede. Se fosse un animale cosa potrebbe essere?
L’Anima ha un modo diverso di ragionare rispetto a noi: si nutre di immagini bizzarre, sottili legami che passano attraverso i colori, i dettagli, le parole, gli odori. Questo esercizio gioca con la parte di noi che si attiva la notte, con l’immaginazione che naviga e respira in mari sconosciuti. Non c’è bisogno di capire razionalmente o trovare un senso a tutto quello che è emerso. Qualcosa dentro di noi si è mosso comunque e ha capito. A volte è bello anche godersi il non-senso (che poi, forse, anche questo ha sempre il suo perché)
Questo esercizio è solo un’idea per tenere un diario creativo personale. Il suo unico intento è far nascere in te un racconto che puoi esprimere per iscritto o attraverso le immagini. Mentre lo fai allenta la ragione e liberati dal bisogno di dare un giudizio estetico su quello che crei. Nella spontaneità ci sono messaggi importanti.
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