Smarrimento e altri mostrini

A volte si sente un peso nella pancia, che cade sempre più giù, in qualche abisso profondo, un peso che si chiama Smarrimento.

A Smarrimento non piacciono troppo le emozioni: ama travestirsi di equilibrio e fingersi pelle di porcellana, anche se dentro ha tanti fuochi sotterrati dall’acqua.

Non sa bene se la sua esistenza sia parte di un cantiere in costruzione – in ogni caso, non conosce l’opera che sta realizzando – o se è lì perché vuole tappare tutte quelle emozioni nella pancia che fanno tanto frastuono.

Smarrimento è amico di Ansia – lei è un po’ impaurita perché i suoi punti di riferimento sono mutati – e di Non So Chi Sono – che accompagna al tramonto tanti pezzetti di sé ma è ancora un po’ incerto su quello che sta accadendo.

Tra gli amici di Smarrimento c’è anche Grande Cervello. Lui è tutto un altro tipo: è sicuro di sé ed ha sempre la battuta pronta. A Smarrimento non piace un granché, ma a volte gli resta accanto perché almeno lui sembra riuscire a tenere tutto insieme.

Smarrimento cammina. 

A volte, nell’abbraccio dell’Amore, gli capita di riuscire a far salire qualche emozione dagli abissi.

È allora che l’oceano diventa uno scrosciare di fuoco salato e si scavano nuovi sentieri sulla pelle di porcellana.

Chissà se da lì, un giorno non troppo lontano, spunteranno i fiori.

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